Il portagioie di Aurelia (05.01.2022) Questo è un articolo di critica. Colui che ha un’identità salda, è perché conserva dentro di sé un’autonomia interiore. Si dice che l’identità di un individuo si fondi sul riconoscimento che riceve dagli altri, io  aggiungerei che l’identità vera, quella che non crolla, non ha bisogno di impalcature  esterne: essa si nutre della consapevolezza di essere qualcosa al di là del proprio corpo,  la percezione chiara dell’esistenza dello Spirito. Un uomo perfettamente integro, non ha da  dimostrare nulla: egli procede sicuro lungo la propria strada. Questa è la maniera migliore  di rendersi utile: ricercare in se stessi la propria identità. Ecco, tutti noi abbiamo visto nella vita almeno un portagioie: una raffinata scatola  destinata a contenere costosi gioielli. Nessuno infatti si sognerebbe di conservare i propri  preziosi oggetti nella scatola dei cotton fioc! Perché non dovrebbe essere così anche per il tesoro che è dentro di noi? Ridicolizzare il proprio corpo, esporlo agli sguardi indifferenti  degli sconosciuti, o addirittura profanarlo cedendo alla lussuria o alla smodata golosità. Chi non è consapevole di nascondere un gioiello dentro di sé, non può rendersi conto di quale  follia consista nel maltrattare la sua scatola: il corpo. Vestire e comportarsi in maniera decorosa e curare il proprio aspetto è indice di saggezza,  perché chi conosce la vera ricchezza la conserva nella giusta maniera. Chi è saldo in se  stesso, non ha bisogno di costruire la propria immagine sul giudizio degli altri: costui è un  vero uomo. Riflettiamo ora sui contenuti che spopolano sui social network: le ragazzine imparano dalla  prima adolescenza a posare volgarmente in costume. Viene ormai ritenuto perfettamente  normale pubblicare fotografie di se stessi, con l’unico scopo di spiattellare agli occhi di  chicchessia i nostri corpi sessualizzati e provocanti. Una società in cui per sentirsi  qualcuno si deve pubblicizzare la propria immagine come fosse un prodotto, dimostra  pienamente la fragilità delle anime che la abitano. Abbiamo bisogno di una rivoluzione  interiore.